clienti al ristorante

Come essere un buon cliente al ristorante

Prima puntata

Che mondo sarebbe se non fosse solo il cliente a poter lasciare una recensione positiva o negativa dell’ultimo ristorante in cui ha mangiato? E se anche il ristoratore potesse recensire il cliente che ha servito?

Ricorderete, forse, che lavoro nella ristorazione e che, in generale, i miei ruoli mi hanno portato a contatto col pubblico da oltre 10 anni. Anni in cui ho osservato e conosciuto l’umanità in tutte le sue sfaccettature – nel bene e nel male! – anni in cui non è sempre semplice mantenere la pazienza, ma anche unico e raro poter avere così tante interazioni, quelle che sono mancate nei lockdown che proprio la ristorazione hanno messo a dura prova. Da allora, questo settore è nell’occhio del ciclone: si rimettono in discussione orari e modalità di lavoro, e in una società che vive e sceglie sempre di più attraverso internet, le recensioni sono diventati cruciali per essere considerati un’attività di successo o fallire miseramente.

Da qui nasce questa “guida” in tre puntate e quindici punti che non vuole fare la morale a nessuno, ma generare ulteriori spunti di riflessione con un po’ di sana ironia.

Come si può essere buoni clienti al ristorante per rendere più semplice la vita di un ristoratore che ce la mette tutta e che, come in ogni altro posto, sta solo facendo il suo lavoro?

1. Nel dubbio, prenota!

Soprattutto nei weekend!

L’obiettivo di ogni buon ristoratore è quello di fare il pienone e, contemporaneamente, offrire un servizio di qualità ad ogni singolo cliente. Sembra impossibile, ma basta avere uno staff ben organizzato, e soprattutto proporzionato alla mole di clienti che ci si aspetta in sala. Perciò, sapere in anticipo quando e quante persone arriveranno e come posizionarle in sala in base al numero di coperti per tavolo, è un aiuto notevole sia per il personale di sala che per la cucina!

Se ci aspettiamo 10 persone, ma ne arrivano 100, è assai probabile che le 90 che non hanno prenotato attendano un po’ di più per sedersi, non siano soddisfatti del tavolo assegnato, e aspettino altrettanto per sfamarsi.

2. Se prenoti da app, sappi che il ristoratore guadagna meno

Per app non si intende quella del singolo ristorante così all’avanguardia da avere la sua, ma le altre per conto terzi, assai in voga per ottenere uno sconto considerevole sul pranzo o la cena se prenotati attraverso l’app.

Attenzione: è un sistema che aiuta i ristoranti a farsi conoscere e che molti adottano con cognizione di causa proprio per questo motivo. Tuttavia, una volta usufruito del primo pranzo o della prima cena, vuol dire che avete apprezzato. Quindi, se scegliete di tornare per la seconda, la terza, la quarta volta, siete ormai diventati dei clienti affezionati, ed è giusto che sappiate che voi, sì, ci risparmiate, ma l’app in questione trattiene circa 2 euro per coperto.

Se il ristoratore sa fare il suo lavoro, magari uno sconticino ve lo fa comunque!

servizio al ristorante
Photo by CA Creative on Unsplash

3. Se hai delle intolleranze, controlla il menù ancor prima di prenotare

Escludendo le occasioni in cui improvvisiamo una visita al ristorante perché, non so, siamo in mezzo alla strada in una città che non conosciamo ed entriamo nel primo posto che vediamo, vi assicuro che ci sono clienti che vengono al ristorante, prenotando in netto anticipo, senza sapere dove stanno andando.

Lo so, è un po’ come andare al cinema senza informarsi sulla trama del film, ha il suo fascino. Però, se poi non ti piace, insomma, non puoi lamentarti! Nello specifico: se sostieni di avere un’intolleranza alla soia – esiste davvero? – e vai al ristorate cinese, probabilmente non ci sarà un piatto commestibile per le tue esigenze se non i panini al vapore e le patatine fritte.

Ad oggi, i menù sono ormai obbligati a riportare gli allergeni presenti in ogni piatto e la maggior parte dei ristoranti carica i propri menù sul sito di riferimento o su Tripadvisor. Perché farsi tutti il sangue amaro una volta a tavola e rischiare di restare insoddisfatti e digiuni?

4. Quando entri, aspetta le indicazioni del personale di sala

Vi sembrerà impossibile, ma giuro che uno dei problemi più ricorrenti in un ristorante è che molti clienti, con o senza prenotazione, non aspettano il loro turno per parlare col personale di sala una volta entrati nella struttura. È come varcare l’uscio di casa senza salutare, o andare in una boutique scegliendo i capi da misurare per poi fiondarsi nel camerino senza chiedere il permesso. Non in tutti locali c’è lo spazio o la precisione, forse, di appendere un cartello che dica a caratteri cubitali “ATTENDI QUI” dopo la porta d’ingresso, ma è una questione di educazione spicciola. Se adottate questo metodo, non potete pretendere che qualcuno vi noti e venga a prendere la vostra comanda. E se quel tavolo fosse già riservato?

tavolo ristorante
Photo by Ibrahim Boran on Unsplash

5. Accontentati del tavolo che ti viene assegnato

Se siete stati pazienti e corretti e, con o senza prenotazione, siete arrivati al vostro tavolo, CONGRATULAZIONI! Scherzi a parte, ricordatevi sempre che questo non è stato assegnato a caso, ma è frutto di un incastro che permette di far funzionare al meglio anche il resto della sala. Perciò, a meno che non ci sia una motivazione specifica (uno spiffero, la troppa vicinanza alla cucina) non chiedete di essere spostati, specie se avete già ordinato. Fateci subito caso, anzi, se sapete già che ci sono dei dettagli che vi infastidiscono, basta farlo presente nella prenotazione. Altrimenti, rovinereste una danza che segue una sua melodia a voi sconosciuta.

Dite la verità, ci avevate mai pensato?
Alla prossima per altri 5 punti della guida del buon cliente al ristorante!

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Simone Franco
Simone Franco

Fondatore e autore,
#ex schizzinoso

Articoli: 28

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